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Apple SIM: la SIM di Apple che sceglie gli operatori

Gli operatori telefonici sono in subbuglio. Apple presenta la sua Apple SIM e si prepara a rivoluzionare ancora una volta il mondo della telefonia mobile. Dopo l’ormai lontana presentazione del suo primo iPhone, che tutti ricordano come un punto di svolta del mondo della telefonia mobile, Apple si prepara a rivoluzionare ancora una volta il mobile con una sua SIM proprietaria.

La news della nuova SIM è stata diffusa ieri assieme alla presentazione dell’iPad Air 2 ed iPad Mini 3. La nuova tecnologia è presente nelle rispettive versione WiFi+Cellular dei due tablet, e tralasciando le news sull’iPad Air 2, del quale in anteprima vi avevamo fornito le fattezze dei suoi componenti, e snobbando almeno per questo articolo il piccolo iPad Mini 3, concentriamoci su questa nuova SIM.

Questa è stata presentata da Apple in sordina, ma è davvero la principale e più importante novità presentata dalla casa. Una nuova tecnologia che in un futuro non troppo lontano potrebbe sconvolgere il mondo della telefonia, e cambiare gli equilibri che da anni ci sono tra i vari operatori telefonici del settore.

La funzionalità della Apple SIM

La Apple SIM quindi è una vera nuova chicca tecnologica, che scuote gli operatori telefonici di tutto il mondo, ed il modo in cui vengono pensati i contratti della telefonia mobile. Il funzionamento è abbastanza semplice. Come potete vedere anche nell’immagine allegata all’articolo, questa SIM integrata permette all’utente di scegliere su quale gestore poggiarsi, per connettersi o telefonare, e quindi, di attivare un contratto breve (non ancora specificato di che durata) con l’operatore desiderato.

Questa nuova Apple SIM permetterà anche di poter sfruttare tale funzione anche durante i viaggi all’estero, mostrando quali operatori di zona sono disponibili a seconda del Paese in cui ci si trova, ed attivando un contratto direttamente dal tablet. Per ora questa innovativa funzione da Apple non è stata affrontata nel dettaglio. Infatti sulla questione ci sarebbero diverse discussioni da affrontare a cui ci sono state solo risposte parziali.

Ad esempio,  è chiaro in che modo si attivano questi "brevi" contratti. Grazie ad degli accordi stipulati da Apple, (per ora solo con compagnie degli USA e della Gran Bretagna) il possessore del dispositivo potrà scegliere dall’opzione "Cellular Data Account" un profilo tariffario o contratto che più gli conviene, ed attraverso il semplice inserimento dei dati di Login e password,  pagare tali servizi con il gateway di Apple.

Certamente una novità che potrebbe arrivare presto anche qui da noi, e segnare un passo importante per l’evoluzione del mondo mobile della telefonia, con un cambiamento radicale nel modo di offrire e vendere i propri contratti da parte degli operatori, nella quale Apple farebbe da intermediario tra gli utenti e il gestori.

L’idea di Steve Jobs

Se qualcuno di voi aveva dei dubbi a riguardo, vi confermiamo che tale Apple SIM è un progetto che il Mitico Steve Jobs pensò qualche anno fa. Da una sua idea buttata in un cassetto, ed al tempo accantonata per diversi motivi tra cui disponibilità, mercato e tecnologie, oggi la Apple ha voluto riprendere quel "vecchio brevetto" e utilizzarlo cominciandolo ad integrare dei modelli di iPad.

Sicuramente la freschezza e l’originalità del genio si vede in queste cose, nel momento in cui si capisce che non è la tecnologia che ha successo, ma la "semplice" e rivoluzionaria idea legata ad essa. Una multinazionale come Apple, che con questa tecnologia disponibile e funzionante su tutti i suoi device, entrerebbe ancora più di forza nel mercato delle telecomunicazioni, e rafforzerebbe la sua posizione di leadership a riguardo.

L’arrivo in Italia

Per adesso è stata da qualche ora presentata sul web anche la pagina ufficiale di iPad Air 2 di Apple, nella quale tra le specifiche menzionate non è stata introdotta alcuna Apple SIM. Purtroppo, anche se il dispositivo sarà disponibile presto anche in Italia, la funzione Apple SIM non arriverà nel nostro Paese.

Il motivo probabilmente è dovuto alle diverse difficoltà che ci sono causa le diverse tecnologie adottate, ed anche la differenza tra i mercati. Sicuramente tale funzionalità, essendo parecchio "radicale", è portata avanti da Apple un passo alla volta. Probabilmente prima di vedere tale tecnologia anche sugli smartphone ed anche qui in Italia, ci vorranno anni, ma possiamo dire da ora che Apple è la prima ad aver pensato questo nuovo modo di intendere le forme contrattuali dei diversi operatori.

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