Assicurazioni: due notizie cui fare attenzione

Quante volte capita di mettersi al volante, magari per uno spostamento di soli pochi minuti, senza fare attenzione alla tipologia di calzature che abbiamo ai piedi? Quante volte abbiamo spensieratamente guidato l’automobile con delle sottili ciabattine estive, magari infradito, o con scarpe con il plateau spesso che – è innegabile – ci riducono la sensibilità sui pedali?

Guidare con scarpe inadeguate è pericoloso, non solo per noi ma anche per gli altri. Lo stesso Codice della Strada afferma che il guidatore deve sempre sincerarsi di guidare con calzature adeguate, anche se poi non specifica nel dettaglio i criteri da tenere in considerazione per determinare quali tipologie sarebbero adatte e quali invece no.

Meglio essere prudenti, allora, perché il pericolo non è solo quello, principale, di provocare un incidente e danneggiare noi stessi o altre persone, ma c’è anche il rischio di essere multati o di non essere coperti dalla polizza assicurativa in caso di sinistro. Le cose stanno esattamente così: le compagnie potrebbero rifiutarsi di pagare i danni, almeno nel caso emerga che l’incidente è stato provocato dal fatto che indossavamo scarpe ritenute inadatte alla guida. Meglio allora fare un piccolo sacrificio e indossare scarpe chiuse o allacciate e con un tacco che non sia esagerato.

L’altra notizia riguarda invece i massimali previsti dalle assicurazioni italiane online ed offline in caso di danno da morte e di danno biologico in un sinistro stradale: in entrambi i casi in Italia sarebbero tra i più alti al mondo e, in caso di morte, sono dovuti a una platea piuttosto ampia di aventi diritto. Secondo le compagnie questo sarebbe uno dei motivi per cui le polizze in Italia costano così tanto. Il DdL Concorrenza, in iter parlamentare in questo periodo, potrebbe portare delle modifiche in questo senso: importi ridotti, quindi, in linea con quelli previsti dagli altri paesi appartenenti all’Unione Europea, e una restrizione degli aventi diritto, non andando oltre i parenti di secondo grado.

Per quanto riguarda invece il danno biologico, la proposta è di risparmiare soprattutto sui rimborsi per i danni lievi. Sembra legittimo chiedersi se davvero a questi tagli corrisponderà effettivamente una diminuzione dei premi RCA auto.