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Perché l’inseminazione artificiale è così importante oggi

L’inseminazione artificiale non è altro che una serie di metodi con i quali il seme maschile è deposto in differenti tratti dell’apparato genitale femminile, al fine di accelerare o determinare il concepimento. Se il seme è del coniuge l’inseminazione artificiale è definita omologa. Se, invece è usato quello di un donatore, si definisce eterologa.

Come avviene l’inseminazione artificiale

Partendo dal presupposto che in Italia l’inseminazione eterologa è vietata, va detto che oggi l’intervento maggiormente effettuato è quello dell’inseminazione intracervicale.

Essa consiste nell’introduzione di una cannula sottile circa 0,5 ml di liquido seminale nel canale cervicale. Si tratta di un’operazione semplice e di carattere poco invasivo, in grado di riprodurre il processo naturale e selezionare gli spermatozoi sani.

Con l’inseminazione artificiale si utilizzano 0,3-0,5 ml di liquido seminale preparato. La preparazione in vitro dello sperma è volta ad eliminare il plasma seminale dal campione, in modo da far crescere la concentrazione degli spermatozoi e scegliere gli spermatozoi migliori per la fecondazione, tramite criteri morfologici e relativi alla mobilità.

Cosa succede dopo l’inseminazione artificiale

Per effettuare l’inseminazione artificiale bisogna conoscere il momento dell’ovulazione, per questo sarà fatta l’ecografia e il monitoraggio ormonale del ciclo mestruale. Sono spesso usate tecniche d’induzione farmacologica dell’ovulazione e alla somministrazione di HCG (farmaco che induce l’ovulazione), ciò permette di fissare esattamente il momento in cui si deve procedere con l’inseminazione, circa 30-36 ore dopo la somministrazione del farmaco.

La complicanza più temibile è il rischio di provocare un’infezione uterina o peritoneale (l’aggiunta d’antibiotico al mezzo di coltura sembra eliminarne la possibilità). Ci possono, poi, essere contrazioni uterine durante l’inoculazione del seme, dovute alla presenza di prostaglandine nel liquido seminale, soprattutto se questo non è adeguatamente preparato.

Le percentuali di aborto precoce non sono aumentate. La tecnica generalmente ha un’efficacia del 10% di gravidanze per ciclo.

L’inseminazione intraperitoneale

Esistono diverse metodologie di inseminazione (tutti i dettagli e le tecniche puoi trovarle descritte con numerosi approfondimenti sul soggetto della fecondazione assistita e inseminazione artificiale).

C’è poi l’inseminazione intraperitoneale. Consiste nell’inoculazione di circa 2 ml di liquido seminale capacitato nel cavo del Douglas, che passa per il fornice vaginale posteriore. Perché si possa adottare questa tecnica è necessaria una buona funzionalità tubarica e la possibilità di ottenere un’ovulazione. L’ovulazione anche qui avviene con i farmaci e l’inseminazione artificiale avviene 36-40 ore dopo la somministrazione dell’HCG. Le percentuali di successo sono intorno al 10%.

Vi sono diverse stime che raccontano delle percentuali di successo o di insuccesso relativamente all’inseminazione. Quella maggiormente ottimistiche espongono cifre che si aggirano intorno al 25%, mentre quelle apparentemente più realistiche unica una forbice che va tra il 10 al 20%, in base soprattutto a quanti anni ha la paziente che si sottopone al trattamento dal percorso medico.

Ci sono dei casi in cui è ovviamente inutile provare questo percorso, in particolare quando non si dispone del seme con sufficiente quantità di spermatozoi utili ad ottenere un inseminazione artificiale di successo. Che possono essere poi casi in cui esistono dei fattori fisici che impediscono l’ovulazione, come ad esempio tutti quei fattori pelvici connessi alla sterilità, come ad esempio aderenze o problemi delle tube in generale. In questi casi viene sconsigliato dagli stessi medici di intraprendere il percorso, ma ovviamente tutti gli esami e gli screening del caso vanno eseguiti all’interno dei centri medici specializzati in PMA che oramai sono diffusi su tutto il territorio nazionale e che riescono a fornire un’assistenza supporto medico, così come quello psicologico, di alto livello.

L’inseminazione artificiale riveste un’importanza sempre maggiore all’interno della nostra società soprattutto considerando l’età media in cui si fanno i figli oggi in Italia, che si è spostata notevolmente in avanti, e considerando che fattori ambientali determinano un trend di problemi di fertilità in crescita negli ultimi anni. I fattori che possono influenzare sono molteplici e vanno trattati in maniera specifica caso per caso. All’interno dei centri specialistici di procreazione medicalmente assistita, in base all’esito degli esami e alla specifica situazione clinica, verrà determinato l’iter corretto e il tipo di fecondazione assistita da adottare.