Gli oli esausti sono classificati come rifiuti pericolosi speciali; lo smaltimento dei rifiuti speciali a Roma è affidato a ditte specializzate, molte delle quali sono riunite sotto il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati che fino al 2017 si chiamava COOU – Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati.
Come funziona il CONOU
Il Consorzio nasce con Decreto del Presedente della Repubblica (D.P.R.) n. 691 del 1982 in recepimento della direttiva CE/74/439. Il Consorzio riunisce:
- imprese che producono, importano o commerciano oli base vergini;
- Imprese che producono oli base tramite processo di rigenerazione;
- Imprese che recuperano o raccolgono oli usati;
- Imprese che sostituiscono o vendono oli lubrificanti.
All’interno del CONOU – nel Collegio Sindacale – vi sono dei rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dello Sviluppo Economico, mentre la gestione è privata; il Conou rappresenta, dunque, un esempio di collaborazione tra pubblico e privato.
Il Consorzio di occupa di assicurare su tutto il territorio nazionale la raccolta degli oli esausti destinati all’industria della rigenerazione; inoltre, il Consorzio si occupa dell’informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica relativamente la gestione degli oli usati in quanto rifiuti pericolosi.
Le aziende private consorziate sono 74 distribuite su tutto il territorio nazionale e si occupano della raccolta dei lubrificanti usati. In 34 anni di attività, le aziende consorziate hanno raccolto oltre 5,7 milioni di tonnellate di lubrificante esausto di cui 5 milioni sono stati avviti al processo di rigenerazione.
Quali sono gli oli esausti
I motori a combustione interna presenti nelle autovetture, moto, veicoli agricoli e mezzi navali, macchinari industriali utilizzano i lubrificanti per funzionare in modo efficiente. L’utilizzo però consuma l’olio lubrificante che è principalmente a base minerale o sintetica. Le trasformazioni chimico-fisiche che subisce l’olio in combustione lo rendono inutilizzabile nel lungo periodo e occorre sostituirlo regolarmente, ma l’olio usato è un rifiuto pericoloso e deve essere smaltito correttamente perché altamente inquinante. Un olio usato non correttamente smaltito può:
- Avvelenare le falde acquifere che alimentano l’acqua potabile o l’irrigazione delle colture;
- Se versato in mare, galleggia formando una pellicola impermeabile che provoca la morte per assenza di ossigeno di tutto ciò che vive nell’ambiente acquatico;
- Se bruciato in modo improprio, l’olio usato rilascia nell’atmosfera sostanze inquinanti che provocano intossicazioni e malattie.
Pertanto è fondamentale rivolgersi sempre a ditte specializzate nel recupero di oli esausti – come la NIECO – o consorziate CONOU per la salute umana e dell’ambiente.