Cosa succede dopo la cremazione? 1

Cosa succede dopo la cremazione?

Moltissime persone in Italia oggi scelgono la cremazione come pratica alternativa alla tumulazione ed inumazione. Secondo le statistiche citate da Wikipedia alla voce cremazione, in Italia nel 2018 il 29% delle persone defunte hanno scelto questa pratica, un numero che continua ad aumentare. Le motivazioni che spingono a questa scelta sono diverse, a volte di natura morale, altre di natura pratica, ma comunque questo cambiamento sociale ha richiesto una maggiore attenzione soprattutto da un punto di vista legislativo, politico, economico, psicologico e religioso.

Un argomento connesso con quello della cremazione è quello della destinazione delle ceneri. Al termine della procedura, i resti della persona sono infatti immesse all’interno di un’urna apposita definita cineraria. E dopo? Deve essere tumulata? Può essere conservata in casa? Le ceneri possono essere disperse in natura

La legge stabilisce che le ceneri possano seguire vie diverse a seconda della volontà del defunto. Esse potranno essere come stabilito dalla Legge 130/2001:

  • Tumulate in cimitero nell’ossario comune o in cellette private
  • Affidate ad un parente che le conserverà presso la sua residenza
  • Disperse in natura o in aree apposite istituite dai Comuni

La normativa inoltre deve essere integrata dalle disposizioni regionali in materia. A questo proposito abbiamo ascoltato le indicazioni di SCIFONI agenzia funebre Roma, per comprendere la situazione nella Capitale.

 

Come si può richiedere l’affido delle ceneri?

La volontà del defunto in tal senso deve essere stata espressa in vita. L’affidatario deve effettuare la richiesta all’Ufficiale dello stato civile del Comune in cui è avvenuto il decesso. La legge dispone che l’urna debba essere sigillata e riportare i dati anagrafici del defunto e sottopone l’affidatario ad una serie di obblighi connessi con l’affido come quello di consentire ai parenti l’accesso in casa per poter far visita al defunto e proteggere l’urna da ogni tipo di profanazione costruendo un’apposita nicchia nella parete in cui conservarla e rispondendo penalmente di ogni tipo di profanazione come quella della manomissione dei sigilli dell’urna. 

Qualora l’affidatario voglia cambiare trasferire l’urna da un’abitazione all’altra dovrà farne richiesta all’Ufficiale dello stato civile. 

 

E’ possibile disperdere le ceneri in natura?

La legge del 2001 modifica la normativa precedente stabilendo che, diversamente da quanto avveniva in passato, la dispersione delle ceneri autorizzata dall’ufficiale dello stato civile sulla base di espressa volontà del defunto non sia un reato. L’autorizzazione è assolutamente necessaria e la sua mancanza integra l’ipotesi di reato. 

La legge stabilisce inoltre una serie di requisiti per poter disperdere le ceneri in natura.

Non tutti hanno la possibilità di farlo. La volontà del defunto è prioritaria per stabilire chi avrà l’onere della cremazione; questa può emergere dal testamento o da un atto avente data certa. Altrimenti può essere il coniuge, i parenti più prossimi o il rappresentante della società di cremazione a cui apparteneva il defunto che potranno assumersi questo onere. 

Innanzitutto la dispersione deve essere richiesta all’Ufficiale dello stato civile del Comune in cui si è verificato il decesso.

Nell’autorizzazione dovrà essere specificato il luogo della dispersione. La legge non lascia la massima libertà sul punto, ma stabilisce che essa possa essere effettuata:

  1. in aree destinate a questo scopo all’interno dei cimiteri. All’interno dei cimiteri viene dedicato un luogo apposito da dedicare alla dispersione delle ceneri, come un laghetto o un prato. 
  2. in natura: la dispersione in mare, nei laghi e nei fiumi è consentita nei tratti liberi da natanti e da manufatti
  3. in aree private all’aperto con il consenso dei proprietari dell’area

La dispersione è vietata all’interno dei centri abitati. Come già specificato, in tutti questi casi la normativa statale deve essere integrata con quella regionale. Alcune tradizioni culturali e religioni inoltre, non prevendono la possibilità di effettuare la cremazione del defunto, tra queste ad esempio le tradizioni funebri islamiche. Il consiglio è sempre quello di informarsi sulla normativa locale per essere certi che tutto avvenga esattamente nel rispetto della legge.