A cosa serve una scuola paritaria?
La scuola paritaria è quel tipo di istruzione che si colloca a metà tra l’istituto pubblico e quello privato. Più nello specifico, si tratta di una scuola statale a tutti gli effetti, che cioè sottostà ai programmi e le disposizioni didattiche del MIUR, ma la cui gestione è affidati a terzi, ovvero enti privati. In sostanza, il funzionamento di queste strutture dipende, per una certa misura dai finanziamenti statali, e per la restante parte dalle rette pagate dagli studenti.
Al contrario delle scuole private, quelle paritarie sottostanno strettamente alle normative del MIUR, e per quanto siano libere nell’approccio pedagogico e didattico, devono tuttavia garantire una istruzione completa e approfondita, pari a quella statale, elargita da figure professionali qualificate e altamente formate (scopri la differenza tra scuole paritarie e scuole private). A sostegno della validità di queste scuole vi è, poi, l’utilità dei certificati e diplomi rilasciati, che hanno la stessa valenza di quelli statali.
Per garantire che ciò avvenga, il Ministero predispone delle ispezioni delle strutture paritarie, per controllare che siano ancora idonee al riconoscimento statale e i finanziamenti connessi.
Uno sguardo più approfondito aiuterà il lettore a comprendere in cosa consiste l’istruzione paritaria.
Scuole paritarie: le origini
Queste istituzioni nascono all’inizio del XX secolo, in senso alle già presenti strutture gestite dalla Chiesa in cui preti e suore impartivano lezioni a giovani orfani. Di qui derivano le varie scuole nate sotto il patrocinio di varie organizzazioni ecclesiastiche. Solo verso il finire del secolo, alla viglia del 2000, queste strutture hanno cominciato ad assumere anche insegnanti laici, esterni al mondo religioso.
Il motivo di questa apertura è da imputare maggiormente alla diminuzione delle vocazioni di fede, piuttosto che a una effettiva volontà di coesistenza della Chiesa e del mondo laico. Ciononostante questa scelta ha portato al distacco sempre più netto di queste scuole dalla realtà originaria. Sussiste oggi lo stesso approccio tra docenti e studenti, basato su un rapporto più stretto, in cui l’insegnante segue più da vicino ogni alunno.
Com’è organizzata la scuola paritaria?
La struttura interna non è troppo dissimile da quella delle scuole pubbliche, tuttavia presenta alcune differenze di base. Prima di tutto, gli studenti sono tenuti a dover pagare una retta di iscrizione alla scuola, per poter finanziare tutte le spese che non sono coperte dai finanziamenti statali, spesso piuttosto scarni, insufficienti perfino a sostenere il minimo indispensabile.
La quota di queste rette dipende, solitamente, da quanti studenti sono previsti per la capienza della struttura. Questo si traduce in costi un po’ più ingenti soprattutto nel caso di scuole che accettano pochi studenti per classe. Quest’ultima soluzione rappresenta un altro aspetto che si distacca dalle strutture statali. Queste infatti, hanno spesso aule sovraffollate, che violano perfino i limiti di sicurezza stabiliti dalle norme.
L’esiguo numero di studenti consente ai docenti di seguirli personalmente e in prima persona nella loro formazione. In questo modo possono assicurare che tutti gli allievi stiano comprendendo gli argomenti, e siano più o meno allo stesso punto col programma didattico.
Per quel che concerne i docenti, questi non sono funzionari statali, pertanto non sono scelti tramite concorso pubblico. Vengono selezionati tramite un’accurata indagine effettuata dall’ente che gestisce la scuola paritaria, e dopo un regolare e approfondito colloquio col preside. Questo garantisce l’assunzione di figure professionali altamente qualificate e formate, in grado di fornire una formazione che non ha nulla da invidiare alle strutture pubbliche.
Nello specifico ambito delle scuole di stampo cattolico, il ruolo del dirigente scolastico è coperto, solitamente, da un insegnante formato come gli altri. A lui è stato affidato il compito di coordinare tutte le attività che compongono la vita scolastica.
Perché scegliere un istituto paritario?
I motivi per scegliere una scuola paritaria al contrario di una pubblica sono molti di più di quanto non possa sembrare apparentemente.
L’elemento principale è sicuramente il diverso approccio all’insegnamento, così come il legame docente-studente. Poiché le classi sono spesso piccole, gli insegnanti possono tranquillamente seguire in prima persona ogni allievo, monitorandone passo passo i progressi. Questo gli permette di intervenire qualora qualcuno fosse indietro su certi argomenti, rimediando con opportuni recuperi mirati ai diretti interessati. Questi ultimi vengono ritagliati sulle specifiche esigenze e i tempi di apprendimento degli stessi.
Si sa, non tutti i ragazzi imparano alla stessa velocità, e questo è un aspetto che non viene trascurato in un’ottima scuola paritaria, in cui nessuno viene lasciato indietro. Ciò non è possibile nelle istituzioni pubbliche, nelle quali gli studenti non possono usufruire di piani di studio ritagliati sulle proprie capacità. Gli studenti devono spesso arrancare per poter stare al passo con gli altri, anche e soprattutto in discipline che non sono loro congeniali.
Un altro aspetto è la qualità di queste strutture. Poiché possono contare sia sui finanziamenti pubblici che su quelli privati, derivati dagli studenti, le scuole paritarie spesso godono di ottime strutture. Aule attrezzate con tutti gli strumenti utili alla didattica, grandi spazi comuni come mense, cortili e giardini per il gioco e le attività all’aperto. Il necessario per favorire anche la socializzazione tra i ragazzi. Infine, in alcuni istituti, vi sono anche dei dormitori adibiti al pernottamento durante l’anno scolastico.
Infine, alcune scuole paritarie offrono servizi di recupero degli anni, oltre ad essere sedi ufficiali degli esami di maturità anche per i privatisti. Alla fine della propria carriera scolastica, le scuole paritarie aiutano lo studente a capire come orientarsi nella scelta degli studi universitari. A quel punto si potrà iniziare a pensare alla festa di laurea!
In conclusione, gli istituti paritari costituiscono un’ottima alternativa a quelli pubblici statali, senza dover ricorrere alle più dispendiose e costose scuole private. Questo perché forniscono un apprendimento mirato e basato sulle esigenze di ogni studente, senza rinunciare alla soddisfazione derivante da un’esperienza scolastica a 360°.